Buongiorno amici, e ben ritrovati al 4° appuntamento dell' #Erbario_della_Strega, oggi vedremo come estrarre i principi attivi da una "droga" vegetale e il loro utilizzo:
• Bagno:
Immersione completa o parziale del corpo.
Si prepara versando un’infusione o un decotto nel vasca con dentro l'acqua ben calda.
• Brodo vegetale:
Decotto il cui tempo di bollitura è imprecisato.
Lo si prepara con le piante intere e lo so beve caldo.
• Capsule:
Le capsule contengono circa 0,5 g di erbe finemente polverizzate, racchiuse in un contenitore di gelatina rigida, composto da due parti che si incastrano una nel’altra.
E' un preparato molle che si applica sulla pelle per qualche minuto.
• Collirio:
Soluzione da usare contro le affezioni delle palpebre e degli occhi, si applica sulla congiuntiva in gocce, o diluito in bagno oculare.
• Collutorio:
E' un preparato semiliquido destinato alle gengive, alla faringe e alle tonsille.
• Compressa:
Garza o un pezzo di stoffa, che si applica sulla parte del corpo da curare, mantenendola per un certo tempo; deve essere preventivamente bagnata nel preparato che si vuole usare.
• Crema:
Miscuglio molle, prodotto naturalmente, sotto forma di latice, da alcune piante, ma più sovente preparato diluendo i principi attivi in un eccipiente grasso.
• Decotto:
Si prepara mettendo le droghe in acqua fredda che si porta, poi ad ebollizione, in un recipiente chiuso, e che si lascia bollire per qualche tempo.
• Enteroclisma:
Introduzione di un liquido nel’ intestino tramite una cannula rettale collegata ad una peretta da clistere.
• Fasciatura:
Compressa che avvolge una parte del corpo, si esegue con una fascia di garza bagnata nella soluzione medicamentosa.
• Fomentazione:
Applicazione di compresse o di cataplasmi.
• Fumigazione (o inalazione):
Il malato respira direttamente i vapori terapeutici, emanati dalla pianta, ponendo il capo sopra un recipiente di acqua bollente, in cui è stata immersa la pianta aromatica.